C’è Ancora Domani: La Spiegazione Del Finale Del Film Di Paola Cortellesi!

C’è ancora domani: il film che sta emozionando tutti, con la regia di Paola Cortellesi, ha un finale molto intenso e di grande significato. Ecco la spiegazione!

C’è ancora domani è il film che vede l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, che è anche l’attrice protagonista. In bianco e nero, il film parla di argomenti di grande attualità come la violenza sulle donne e l’emancipazione femminile, e grazie a questo ha riscosso un successo senza precedenti vincendo già numerosi premi. Anche il finale ha emozionato e commosso i numerosissimi telespettatori.

C’è ancora domani: la trama del film di Paola Cortellesi!

C’è ancora domani è il primo film di Paola Cortellesi in qualità di regista e ha coinvolto e commosso milioni di persone. Il successo è dovuto al tema trattato ma anche alla trama avvincente ed emozionante. La storia è ambientata nel 1946, a Roma, e la protagonista è Delia, una donna che vive tra le numerose violenze domestiche un’esistenza che ovviamente non la soddisfa. È anche madre di tre figli, tra cui Marcella, che sogna di sposarsi il prima possibile per allontanarsi dalla famiglia. Delia però si accorge che Giulio, rampollo di una famiglia benestante che ha fatto la proposta di matrimonio a Marcella, ha con lei gli stessi atteggiamenti aggressivi di suo marito Ivano. Per evitare che la figlia ricada nella stessa situazione dolorosa in cui lei si trova da anni, decide di far esplodere il locale della famiglia di Giulio. In questo modo nessuno di loro è più benestante e i due sono costretti ad andarsene dalla città. Intanto una misteriosa lettera, il cui contenuto viene svelato sul finale, sembra infondere in Delia una nuova fiducia e l’intenzione di affermare finalmente la sua libertà. In una scena che è stata considerata tra le più belle del film, infatti, la figlia Marcella dice a Delia che anche per lei c’è tempo per cambiare vita.

C’è ancora domani: come finisce ed il significato!

Sul finale, arriva il 2 giugno 1946 e Delia sembra essere in procinto di partire con Nino, che vuole trasferirsi al Nord. Infatti ha una borsa nuova, dei soldi e sembra pronta a partire. L’improvvisa morte del suocero però sconvolge i piani. Delia non può più partire ma sembra serena e dice che c’è ancora domani. Delia lascia i soldi risparmiati alla figlia con un biglietto, poi esce di casa ma le cade qualcosa dalla tasca. Delia viene inseguita prima dal marito Ivano e poi dalla figlia Marcella. Si pensa quindi che entrambi vogliano impedirle la fuga con Nino. Delia si accalca insieme a tante persone, e a questo punto si pensa che ciò che le è caduto sia il documento utile per partire. Arriva Marcella e glielo porge all’ultimo momento. A quel punto si scopre che il documento era la tessera elettorale, perché il 2 e il 3 giugno 1946 ci fu il primo suffragio universale in Italia. Per Delia, quindi, questo è un momento importante perché per la prima volta può contare qualcosa e affermare se stessa. Questo è, dunque, il significato del finale. Voi che cosa ne pensate? Avete visto il film e vi è piaciuto oppure no? A voi i commenti!

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