La Mantide, seconda puntata: Damien continua a collaborare con Jeanne ma è costretto a tornare nella casa dell’infanzia. Achille trova un piccolo indizio che però potrebbe rivelarsi fondamentale…
La Mantide, la serie francese che sarà trasmessa in prima serata su Canale 5, prosegue e durante la seconda puntata arriveranno vari momenti di svolta. Mentre Jeanne sarà sempre importante per le indagini, Damien vorrà portare alla luce dei segreti anche a costo di andare indietro nel tempo e soffrire. Sarà Achille, però, a trovare un prova davvero importante. Ma prima di vedere che cosa sta per succedere, facciamo un piccolo passo indietro.
La Mantide: dove eravamo rimasti?
Degli omicidi commessi da un serial killer che utilizza sempre lo stesso modus operandi sconvolgono la Francia. Alla fine, gli inquirenti decidono di rivolgersi a Jeanne, assassina in carcere da 25 anni e soprannominata La Mantide per lo stile dei suoi omicidi. Il nuovo killer sembra emularla e di conseguenza soltanto lei, collaborando con la giustizia, può contribuire al suo arresto. Jeanne accetta la proposta ma vuole essere interrogata soltanto da Damien, suo figlio, che è diventato poliziotto proprio per espiare le colpe della madre. Damien accetta, anche se teme che questo possa fargli tornare a galla dei tragici ricordi della sua infanzia. Subito viene individuato Baptiste, un uomo tranquillo con un lavoro normale ed apparentemente insospettabile, che però nasconde dei forti impulsi omicidi ed un’ammirazione per La Mantide.
La Mantide, seconda puntata: Damien torna nella casa dell’infanzia!
Damien è furioso per il modo di comportarsi di Jeanne. Crede che lei abbia uno scopo ben preciso e non sia intenzionata ad aiutare con le indagini in maniera disinteressata. Quindi cerca di capire quali sono i suoi progetti e si comporta in maniera aggressiva con lei. Questi avvenimenti non contribuiscono al regolare svolgimento delle indagini. I sospetti si iniziano ad allontanare da Baptiste, che pur essendo un soggetto particolare non sembra essere coinvolto negli omicidi che emulano quelli de La Mantide. Lucie comincia ad avere dei seri sospetti su suo marito e per questo motivo decide di fare degli approfondimenti sulla sua vita e sul suo passato. La donna vuole farlo di sua iniziativa e non chiede aiuto a nessuno, né lo riferisce alle forze dell’ordine. Damien intuisce che, grazie alle dichiarazioni di sua madre Jeanne, potrebbe emergere un segreto che riguarda il passato di entrambi. Quindi decide di recarsi nella casa in cui è cresciuto e che ha caratterizzato la sua infanzia per scoprire la verità. Ovviamente si tratta di una mossa dolorosa per Damien, che in questo modo ha di nuovo in mente tutti i ricordi che lo hanno sempre fatto soffrire.
La Mantide, seconda puntata: Achille più vicino al killer!
Lucie continua ad indagare ma senza troppi risultati. Nel frattempo La Mantide fa la sua prossima mossa e toglie la vita ad un’altra persona. L’evento sconvolge Damien che aveva accettato di interagire con la madre soltanto nel tentativo di fermare quanto prima gli omicidi. Il poliziotto si sente in colpa e capisce quanto sia necessario agire in fretta per evitare altri omicidi. Alla fine, è Achille a ricostruire un pezzo importante della vicenda. Quest’ultimo si rende conto che c’è qualcosa che lega inevitabilmente tutte le vittime. Si tratta soltanto di un dettaglio ma potrebbe spiegare i motivi per cui le vittime vengono scelte. Damien e gli altri investigatori sono soddisfatti perché ritengono di essersi avvicinati sempre di più all’identità del criminale. Damien vuole fare un nuovo passo per cercare di capire come possa continuare ad agire l’assassino e così si rivolge allo psichiatra di sua madre. Vuole andare a fondo sul modus operandi della madre ma il suo scopo non è solo il killer, ma anche comprendere a fondo le ragioni della donna che lo hanno sempre tormentato. Voi che cosa ne pensate? Credete che Achille riuscirà a trovare l’assassino o ci vorrà ancora del tempo per individuare l’emulatore? A voi i commenti!