L’interpretazione magistrale di Preziosi in Sandokan conquista tutti e lo proietta verso Hollywood
Quando entra in scena, tutto si ferma. Il vero protagonista… non è Sandokan.
Yanez, interpretato da Alessandro Preziosi, ruba la scena senza pietà. Non recita un ruolo: lo vive. Si trasforma, si annulla, si fonde col suo personaggio. E il pubblico? Lo segue ipnotizzato.
Altro che semplice spalla. Preziosi plasma un Yanez irresistibile, carismatico, umano, mai caricaturale. Trova il tono giusto, la postura perfetta, e cavalca ogni sfumatura come un attore in stato di grazia. Persino il suo inglese ha l’accento giusto: credibile, portoghese, autentico. Sullo schermo non c’è più lui, c’è solo quel filibustiere dal cuore d’oro.
E intanto, mentre Can Yaman è un Sandokan visibile, riconoscibile, professionale… Preziosi scompare. Yanez diventa realtà.
Alla Festa del Cinema di Roma, tra risate e applausi, Preziosi racconta: “Mi sono ispirato alla mia adolescenza, ai film Disney rivisti con mio figlio. È stato liberatorio, sopra le righe, indisciplinato. Ed essere pagato per farlo è la ciliegina.”
E funziona. Il risultato è così travolgente che lo spettatore dimentica la trama e guarda solo lui. Quando Yanez si ferisce, ti viene voglia di protestare contro gli sceneggiatori. Non si tocca Yanez.
Il personaggio nato per essere comprimario si candida a diventare la carta vincente di Preziosi per Hollywood. E se ti ricordi che inizialmente il ruolo doveva andare a Luca Argentero, pensi solo: meno male che è toccato a lui.
Sandokan volerà su Disney+, ma Yanez ha già spiccato il volo.
E secondo te? Alessandro Preziosi è riuscito a superare Can Yaman? Scrivilo nei commenti: vogliamo sapere la tua.
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