Scopri come la formazione tra Svizzera e Italia ha plasmato la visione politica di Elly Schlein, oggi leader del Partito Democratico.
Prima di diventare il volto del Partito Democratico, Elly Schlein ha percorso una strada intensa fatta di studio, passione civile e impegno culturale. Nata a Lugano il 4 maggio 1985, Schlein cresce in un ambiente ricco di stimoli: padre politologo statunitense, madre docente di diritto pubblico. Un mix esplosivo che fin da bambina la espone ai temi della giustizia, della cittadinanza e dei diritti.
Il suo primo palco formativo è il Liceo Cantonale di Lugano, dove mostra subito una naturale inclinazione verso le discipline umanistiche e sociali. Una studentessa brillante, curiosa, attenta al mondo. Terminata la maturità, Elly fa una scelta coraggiosa: lascia la Svizzera per l’Italia, direzione Bologna. Lì si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, attratta dallo studio delle regole che governano la convivenza civile.
Durante il percorso universitario, Elly non si limita ai libri. Frequenta gruppi studenteschi, fonda l’associazione “Progrè” e si lancia in iniziative legate all’immigrazione, al sistema penitenziario, ai diritti umani. Il diritto, per lei, non è solo una materia da studiare, ma uno strumento per cambiare la società.
Diritto, attivismo e passione politica: una miscela esplosiva
Nel 2011 arriva la laurea, con una tesi in Diritto Costituzionale: una scelta che non è casuale, ma profondamente legata ai suoi valori. Nel frattempo, Schlein vola negli Stati Uniti per partecipare alla campagna elettorale di Barack Obama nel 2008, un’esperienza che la segnerà profondamente. Tornata in Italia, comincia il suo impegno diretto in politica con il Partito Democratico.
La sua formazione giuridica si rivela uno strumento potente nel suo arsenale politico. Nei suoi discorsi emerge sempre una profonda conoscenza delle istituzioni, una visione lucida dei processi legislativi, una dedizione totale ai diritti e alla legalità. Non è un caso se nei dibattiti parlamentari le sue parole si distinguono per rigore e coerenza.
La laurea in Giurisprudenza non è mai stata solo un pezzo di carta. È stata la chiave con cui Elly ha costruito la sua leadership, passo dopo passo, tra Europa e Italia. Dalla sua elezione al Parlamento Europeo nel 2014 fino al ruolo di vicepresidente della Regione Emilia-Romagna nel 2020, la sua preparazione è sempre stata la bussola delle sue scelte.
Quello che colpisce del percorso di Elly Schlein è la coerenza tra quello che ha studiato e ciò che oggi rappresenta in politica. La sua storia ci ricorda che il sapere non è mai fine a se stesso, ma può diventare una vera e propria forza trasformativa. Il suo approccio, fatto di preparazione e impegno concreto, è una boccata d’aria in un panorama spesso affollato da slogan e superficialità.
E tu, credi che oggi in politica serva ancora una solida formazione accademica? Dicci la tua nei commenti qui sotto!
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