Garlasco, Chiara Uccisa Con Il Baby Tonfa: Perchè Andrea Sempio Lo Usava!

Nuova ipotesi sul delitto di Garlasco: spunta l’arma inedita del Baby Tonfa, legata al Krav Maga. Una pista sorprendente riapre il mistero.

Un dettaglio minuscolo ma potenzialmente dirompente. Nel mistero mai risolto del delitto di Garlasco, torna a farsi largo una nuova ipotesi che, se confermata, potrebbe cambiare radicalmente il quadro investigativo: Chiara Poggi, la giovane trovata senza vita nella sua casa nel 2007, potrebbe essere stata colpita con un Baby Tonfa, un piccolo strumento di difesa personale.

A rilanciare questa teoria è la professoressa Luisa Regimenti, docente di Medicina Legale all’Università di Roma Tor Vergata. In un’intervista a Il Tempo, Regimenti rivela di essere rimasta colpita da una ferita apparentemente trascurabile: un piccolo foro sulla tempia di Chiara. Dopo un’analisi accurata, l’esperta afferma che quella lesione sarebbe “perfettamente compatibile” con l’uso di un Baby Tonfa.

E non è tutto. Questo strumento, spesso usato nel Krav Maga, una disciplina di combattimento di origine israeliana, è stato collegato anche a Andrea Sempio, una figura finita sotto i riflettori nella nuova inchiesta sul caso. Ma c’è un dettaglio cruciale: Sempio avrebbe iniziato a praticare il Krav Maga solo dopo l’omicidio.

Che cos’è davvero il Baby Tonfa?

Piccolo quanto un portachiavi, ma capace di colpire con forza chirurgica. Il Baby Tonfa nasce come variante compatta del Tonfa tradizionale, un’arma utilizzata nelle arti marziali cinesi e nota per la sua impugnatura laterale. In versione mini, è progettato non per l’attacco, ma per l’autodifesa.

In plastica rigida o metallo, spesso ha un’estremità appuntita ed è pensato per colpire punti sensibili del corpo. È totalmente legale in Italia, facilmente reperibile online e costa intorno ai 20 euro. Ma può trasformarsi in un’arma micidiale se usato in maniera impropria.

L’ipotesi che un oggetto così “innocente” sia stato usato nel delitto Poggi ha già acceso un nuovo filone investigativo, anche se per ora resta solo una suggestione. Il legame con il Krav Maga, la disciplina praticata da Sempio, aggiunge un elemento intrigante, ma la tempistica non gioca a favore della teoria: nel 2007, anno del delitto, Andrea Sempio non aveva ancora iniziato a praticare arti marziali.

Ciononostante, il dettaglio della compatibilità tra la ferita e l’oggetto ha riaperto la discussione su modalità, tempi e protagonisti di uno dei casi più controversi della cronaca nera italiana.

Una pista promettente o solo un’illusione?

L’ipotesi Baby Tonfa potrebbe sembrare affascinante, ma è ancora tutta da dimostrare. In mancanza di prove concrete, ogni nuova pista rischia di diventare solo l’ennesimo capitolo nel labirinto del caso Garlasco. Ma allo stesso tempo, ogni dettaglio – anche il più piccolo – può diventare la chiave per sbloccare la verità.

Da appassionato di cronaca giudiziaria, credo che questa ipotesi meriti almeno un approfondimento tecnico. La coincidenza tra la ferita e le caratteristiche del Baby Tonfa non può essere semplicemente archiviata come casuale. Ma sarà davvero la strada giusta, o solo una nuova ombra su un caso già avvolto da troppe nebbie?

Tu cosa ne pensi? Potrebbe essere stato davvero il Baby Tonfa l’arma del delitto? Scrivilo nei commenti e condividi la tua opinione!

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