Dall’amore alla paura: la testimonianza di Rosita Gentile contro Mario Gregoraci sconvolge l’opinione pubblica. Cosa rischia ora?
C’è un tweet, una frase e una tempesta che esplode. Selvaggia Lucarelli, con la sua solita penna tagliente, ha riacceso i riflettori su una vicenda che rischia di scuotere dalle fondamenta il mondo patinato della televisione. Al centro dello scandalo: Mario Gregoraci, padre della celebre conduttrice Elisabetta, finito sotto inchiesta per una serie di gravi accuse. Le parole della giornalista riprendono un’inchiesta di Calabria7, che ha già fatto il giro del web: la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per stalking e maltrattamenti. E il quadro che emerge è tutt’altro che rassicurante.
A denunciare è Rosita Gentile, ex compagna di Gregoraci, che ha affidato la sua testimonianza ai giornalisti, dipingendo una relazione fatta di soprusi, violenza e terrore. Una storia d’amore degenerata in incubo.
“Mi ha seguito ovunque, anche col coltello”
Rosita racconta di aver incontrato Mario nel 2012. All’inizio, sembrava l’uomo perfetto: premuroso, elegante, quasi fiabesco. Ma ben presto, dietro il sorriso da gentiluomo, sarebbero emersi comportamenti ossessivi e violenti. Nelle sue parole, scene da film horror: minacce di morte, botte, pedinamenti, telefonate continue. “Mi ha strattonata per i capelli, sbattuta contro i mobili. Un giorno ha preso un coltello e me l’ha puntato alla gola”, ha dichiarato.
Un crescendo di paura culminato in un episodio ancora più drammatico: Rosita è rimasta incinta, ma la gravidanza si è conclusa tragicamente. “Mi ha spinta mentre ero incinta. Dopo pochi giorni ho perso il bambino”, racconta con la voce rotta dal dolore. Un’accusa devastante, che sarà ora al centro del processo previsto per il 5 novembre al tribunale di Catanzaro.
Nel frattempo, Elisabetta Gregoraci si ritrova travolta da un caso che tocca direttamente la sua sfera più intima. Più volte aveva parlato del legame fortissimo col padre, specie dopo la morte della madre. In TV, il loro affetto appariva sincero, quasi commovente. Ma oggi, quel ritratto familiare si frantuma sotto il peso delle accuse.
Durante un’intervista a Domenica In, Mario Gregoraci aveva persino dedicato una lettera struggente alla figlia. Aveva parlato della sua compagna Rosita, definendola “una donna in un momento difficile”. Una frase che oggi, col senno di poi, suona drammaticamente ambigua.
Una frattura tra realtà e apparenza
Questa vicenda non è solo cronaca giudiziaria. È anche la dimostrazione, l’ennesima, di quanto possa essere sottile il confine tra ciò che vediamo in TV e ciò che accade nel privato. Da un lato il padre affettuoso e commosso in diretta. Dall’altro, un uomo accusato di violenza fisica e psicologica.
Ed è impossibile non chiedersi: come vive tutto questo Elisabetta? Una donna forte, certo, ma anche una figlia. In un silenzio che per ora resta tale, ci sono forse mille pensieri, mille dubbi, mille ferite che riaffiorano.
Personalmente, credo sia giusto che la giustizia faccia il suo corso, ma è anche importante che queste storie vengano raccontate, soprattutto quando una donna trova la forza di parlare e denunciare. Rosita lo ha fatto, e per questo merita ascolto, rispetto e protezione. In una società che ancora troppo spesso gira lo sguardo altrove, lei ha deciso di esporsi, rompere il silenzio e chiedere giustizia.
Cosa ne pensate di questa vicenda? Vi ha colpito il racconto di Rosita e le implicazioni che ha sulla figura pubblica di Elisabetta Gregoraci?
Scrivetelo nei commenti e diteci la vostra.
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