Gianluca Grignani Querela Laura Pausini: Ecco I Motivi Della Disputa!

Grignani querela Laura Pausini per la cover di La mia storia tra le dita: ecco perché il testo modificato ha scatenato la disputa legale.

La pubblicazione della cover de La mia storia tra le dita da parte di Laura Pausini ha generato una delle polemiche musicali più accese del 2025. Il brano, scritto e interpretato da Gianluca Grignani insieme a Massimo Luca nel 1994, è stato scelto dalla cantante romagnola per il suo nuovo progetto discografico Io Canto 2. L’uscita è avvenuta il 12 settembre, in diverse lingue (italiano, spagnolo, francese e portoghese), ma ha subito scatenato la reazione del suo autore. Grignani, infatti, ha deciso di agire legalmente attraverso una diffida formale, denunciando la presunta violazione del diritto morale d’autore.

Le modifiche contestate al testo

Il cuore della contestazione riguarda i cambiamenti apportati alla parte testuale della canzone. In particolare, un verso fondamentale è stato modificato nella versione cantata da Pausini. Nell’originale, Grignani scriveva:
“E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato / ricorda a volte un uomo va anche perdonato”.

Nella cover, invece, diventa:
“E se davvero non vuoi dirmi che hai sbagliato / ricorda a volte un uomo va anche perdonato”.

Secondo Grignani, questa differenza non è un dettaglio, ma un “capovolgimento di senso”. La sua canzone era costruita come una confessione intima di colpevolezza da parte dell’uomo, mentre la nuova versione ribalta la prospettiva, trasformandola in un’accusa della donna verso l’uomo. Per l’autore, ciò snatura l’intenzione originaria, rendendo il brano irriconoscibile dal punto di vista narrativo ed emotivo.

Alterazioni strutturali

Oltre a questo, Grignani ha denunciato modifiche nella struttura della canzone. Alcune frasi sono state spostate, come l’espressione “Ok, te ne vai”, collocata in una posizione differente rispetto all’originale. Anche questi interventi, a detta del cantautore, alterano il ritmo narrativo e l’identità del brano.

Alla base della querela vi è il richiamo all’articolo 20 della Legge sul diritto d’autore (L. 633/1941), che tutela i diritti morali dell’autore. Tali diritti comprendono la facoltà di opporsi a qualsiasi deformazione o alterazione dell’opera che possa danneggiarne l’integrità o l’onore. Grignani sostiene che non solo non è stato coinvolto nel processo creativo della cover, ma che non gli è stata neppure sottoposta in anticipo la nuova versione. A scoprire le modifiche sarebbero stati lui e Massimo Luca solo dopo la pubblicazione, anche grazie alle segnalazioni dei fan.

Dallo staff di Laura Pausini è arrivata una replica netta. Secondo i suoi collaboratori, tutte le autorizzazioni necessarie sarebbero state regolarmente ottenute e Grignani sarebbe stato informato già a febbraio dell’intenzione di incidere la cover. Inoltre, hanno definito la polemica “gonfiata”, affermando che la questione “sta diventando ridicola” e che la cantante ha agito nel rispetto delle regole discografiche.

Le conseguenze della disputa potrebbero essere rilevanti: dal blocco della diffusione del brano su piattaforme digitali e streaming fino a un risarcimento economico. La vicenda apre un tema più ampio sul limite tra libertà interpretativa e rispetto dell’opera originale, soprattutto quando si tratta di brani diventati patrimonio della musica italiana.

La querela di Grignani non riguarda quindi la legittimità della cover in sé, ma la difesa dell’anima del brano. Per il cantautore, La mia storia tra le dita non è solo una canzone, ma un’opera personale che non può essere modificata senza snaturarne il messaggio. Resta ora da capire come evolverà la vicenda e se il confronto finirà in tribunale o si risolverà in via extragiudiziale. Chi ha ragione secondo voi?

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