Una storia scioccante: quattro bambini alla guida di un’auto rubata travolgono e uccidono una pensionata. Matteo Salvini ci va giù pesante con i rom!
Una tragedia che lascia senza parole. Lunedì scorso, nella periferia sud di Milano, una passeggiata pomeridiana si è trasformata in un dramma: Cecilia De Astis, 71 anni, è stata travolta e uccisa da un’auto rubata guidata da quattro ragazzini. Non si trattava di baby criminali qualunque: il più grande ha solo 13 anni, la più piccola 11. Tutti nati in Italia, di origine rom bosniaca.
Tutto sarebbe iniziato la domenica precedente, quando i piccoli avevano adocchiato una Citroën bianca con targa francese parcheggiata nei pressi di un B&B in via Fratelli Fraschini. L’auto, colma di bagagli, è diventata subito un obiettivo. Dopo averla aperta e saccheggiata di valigie, tablet e computer, i giovani ladri sono tornati nel campo nomadi di via Selvanesco. Ed è proprio lì che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbero trovato la chiave di scorta dell’auto.
Il giorno dopo, la “bravata”. Incuriositi dal mezzo e convinti forse di essere in un videogioco, hanno deciso di fare un giro vero. Ma l’incoscienza ha avuto la meglio. In via Saponaro, l’auto ha sbandato in curva, ha scavalcato il cordolo e ha centrato in pieno Cecilia, che non ha avuto scampo. La corsa folle è continuata per qualche metro: il veicolo ha abbattuto un palo prima di fermarsi. I ragazzini, senza esitare, sono fuggiti a piedi.
Pokemon e jeans: così li hanno incastrati
La svolta nelle indagini è arrivata grazie a un dettaglio quasi surreale: le magliette dei Pokémon. I tre maschi del gruppo le indossavano uguali, come anche i pantaloncini di jeans. Un look da comitiva estiva che ha attirato l’attenzione dei testimoni. Gli agenti del Radiomobile ci hanno messo solo 36 ore per identificarli e rintracciarli all’interno del piccolo accampamento semi-deserto di via Selvanesco.
Una volta scoperti, sono stati riaffidati ai genitori. Ma la questione è tutt’altro che chiusa. Essendo tutti sotto i 14 anni, non sono imputabili e non possono essere trattenuti. Ora la palla passa alla Procura dei minori, che dovrà valutare la pericolosità sociale dei ragazzini e decidere se affidarli a una comunità o prendere altre misure. Nel frattempo, anche la posizione degli adulti – colpevoli di non aver vigilato – è al vaglio degli inquirenti.
Intanto, l’accampamento si è svuotato: diverse roulotte sono sparite dopo l’incidente, ma i quattro minori sono rientrati nell’area, accompagnati dalle madri.
Nel frattempo, il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto duramente sul caso: “Basta buonismo e tolleranza nei confronti di chi vive nelle roulotte. Serve l’intervento deciso dei servizi sociali per evitare che simili tragedie si ripetano”, ha scritto sui social. Il suo commento ha acceso nuove polemiche, con alcuni politici e giornalisti di sinistra che lo accusano di strumentalizzare l’evento.
Nella chiesa di San Barnaba, si celebreranno i funerali di Cecilia De Astis. Una donna la cui unica colpa è stata trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ma la vera domanda è: quanto ancora dovremo aspettare prima che qualcuno si assuma la responsabilità di proteggere i minori… e le vittime?
Cosa ne pensi di questa vicenda? I bambini dovrebbero essere allontanati dalle famiglie o serve un’altra soluzione? Scrivilo nei commenti qui sotto.