La storia esplosiva tra Corinne Clery e il figlio Alexandre: casa in vendita senza consenso, accuse incrociate e un testimone inatteso. Tutti i retroscena.
Una ferita di famiglia: lo scontro tra Corinne Clery e il figlio Alexandre
Un legame madre-figlio che scivola nel gelo. Protagonisti: Corinne Clery e Alexandre Wayaffe, nato dal matrimonio dell’attrice con Hubert. Il punto di rottura? La messa in vendita del casale di Tuscania, nel Viterbese, senza il consenso della proprietaria. In un’intervista a “DiPiù”, Clery racconta il suo shock: mai avrebbe pensato che l’unico figlio potesse arrivare a tanto. Quel casale non è un semplice immobile: è memoria, rifugio, radici. Da qui la scelta di intraprendere un’azione legale, con tutto il carico emotivo che solo una madre può descrivere: la sensazione di un tradimento insanabile.
La storia però affonda in un passato complicato. Corinne ricorda l’assenza del padre nella crescita di Alexandre e una giovinezza irrequieta. Per dargli nuove opportunità, lo inviò a studiare negli Stati Uniti. Al ritorno, però, il rapporto non si ricucì: più silenzi, più distanze, più incomprensioni. Fino all’epilogo odierno, dove la carta bollata sostituisce i dialoghi, e ogni messaggio suona come un colpo.
Il casale, i messaggi d’odio e il nome che non ti aspetti
Il clima si è fatto incandescente dopo un litigio feroce che ha portato Clery a chiudere la porta al figlio. Da lì, la spirale di parole pesanti: sms al vetriolo, accuse, rabbia. Per proteggersi, l’attrice ha bloccato il numero. Poi, la scoperta che gela il sangue: l’annuncio di vendita della casa di Tuscania, pubblicato senza il suo ok. Per Corinne, è “una cosa orribile”, un gesto che vale più di mille discussioni, perché tocca il luogo più intimo: la propria casa.
E mentre il contenzioso approda in tribunale, ecco il colpo di scena. Tra i testimoni citati da Alexandre spunta un nome capace di rievocare vecchie pagine di cronaca rosa: Serena Grandi. Secondo quanto riferisce Clery, l’attrice bolognese non avrebbe mai avuto rapporti con suo figlio. Per questo l’inserimento in lista suona come una ferita aggiuntiva, anche alla luce di una pace ritrovata tra le due, dopo antiche rivalità legate al passato sentimentale con Beppe. Non solo: Clery racconta di aver ospitato Serena durante la convalescenza dall’operazione al seno. E ora? La sensazione, amarissima, di una resa dei conti emotiva, riemersa proprio nel momento più fragile.
È il racconto di una famiglia disunita, dove ogni parola pesa come un macigno e ogni gesto finisce agli atti. Il casale di Tuscania diventa simbolo di molto di più: appartenenza, identità, rispetto. Un patrimonio affettivo che, se messo sul mercato senza permesso, si trasforma in detonatore. In mezzo, resta una madre che si dice “spezzata” e un figlio che appare, agli occhi della genitrice, irraggiungibile. Riusciranno a fermarsi prima che la frattura diventi definitiva?
E voi, cosa ne pensate: davanti a una ferita così personale, la giustizia può davvero ricomporre un rapporto o rischia di dividerlo per sempre? Diteci la vostra nei commenti!