Scopri il percorso di Serena Autieri, tra TV, teatro, musica e un nuovo libro che racconta l’anima di Napoli. Un viaggio tra passione, arte e autenticità.
Serena Autieri è una di quelle figure che non passano inosservate. La sua presenza scenica, la sua voce, la sua capacità di spaziare tra teatro, televisione e musica l’hanno resa un punto di riferimento nel mondo dello spettacolo italiano. Attrice, cantante, ballerina, conduttrice: ogni ruolo che interpreta porta con sé eleganza, grinta e autenticità.
Dai suoi primi passi nella soap “Un posto al sole” fino alla consacrazione con la voce della regina Elsa in “Frozen”, Serena ha saputo costruire una carriera solida, mai banale, sempre in evoluzione. Ma cosa c’è dietro il successo? Da dove nasce tutto questo talento? E quale percorso ha seguito per arrivare dov’è oggi?
Le radici napoletane di un’artista completa
Nata a Napoli, nel quartiere di Soccavo, Serena Autieri è profondamente legata alle sue origini. Cresce in una famiglia dove l’arte non è mai stata un optional: il padre ingegnere le insegna la disciplina, la madre appassionata di musica le trasmette l’amore per le note e le emozioni.
Fin da piccola studia danza, canto e recitazione, mostrando una passione instancabile. Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Napoli, dove si specializza come stilista, decide di proseguire con gli studi iscrivendosi alla facoltà di Architettura. Ma presto la vita la chiama altrove.
Parallelamente agli studi, inizia a esibirsi nei locali della sua città, lavora come speaker radiofonica e partecipa a concorsi canori. Pubblica anche un album, “Anima soul”, che segna il suo debutto discografico. È una giovane artista a tutto tondo, che si fa notare per versatilità e determinazione.
Dalla soap al grande pubblico: una carriera tra TV, teatro e musica
La svolta vera e propria arriva nel 1998 con “Un posto al sole”. Serena interpreta Sara De Vito, una cantante dal carattere forte, e diventa subito un volto familiare al pubblico italiano. Quel ruolo le apre le porte del mondo dello spettacolo in modo definitivo.
Da quel momento, la sua carriera è un susseguirsi di successi. Conduce “Stranamore” su Canale 5 al fianco di Alberto Castagna, partecipa a musical teatrali, lavora al cinema e nel 2003 arriva l’occasione d’oro: Serena co-conduce il Festival di Sanremo accanto a Pippo Baudo e Claudia Gerini. Un palco importantissimo che segna una tappa decisiva nel suo percorso.
Nonostante gli impegni televisivi, non abbandona mai il teatro. Serena continua a calcare i palcoscenici italiani con produzioni importanti, dimostrando sempre una straordinaria capacità di tenere la scena e coinvolgere il pubblico.
Oggi è molto più che un volto noto: è una professionista poliedrica, capace di reinventarsi continuamente, mantenendo però un forte legame con le sue radici.
Oggi tra musica, spiritualità e scrittura
Serena è stata protagonista come madrina e voce solista del “Concerto con i Poveri” in Vaticano, esibendosi accanto a grandi nomi come Michael Bublé. Un momento carico di emozione e significato, che conferma il suo impegno anche in contesti di forte valenza sociale e spirituale.
Ma non finisce qui. Recentemente ha pubblicato il libro “Baciarsi a Napoli. Viaggio sentimentale nel cuore di una città”, edito da Mondadori Electa. Non si tratta di un semplice racconto, ma di un vero e proprio omaggio alla sua terra. Un percorso fatto di storie, leggende, profumi e suoni che compongono l’anima di Napoli. Il bacio, scelto come simbolo centrale, diventa metafora di contatto profondo, intimo, emotivo con la città.
Il libro è in tour nelle librerie italiane e sarà presentato da Serena stessa in diverse città. E secondo te? Quale lato di Serena Autieri ti ha colpito di più: l’attrice, la cantante, la conduttrice o la scrittrice?
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