La band più irriverente dell’anno eliminata da X Factor, ma i fan sperano nel ripescaggio. Scopri chi sono i “tamarri galattici” che fanno tremare la scena rock.
Quattro ragazzi, quattro città, un solo obiettivo: portare il rock alternativo là dove sembrava ormai estinto. I Plastic Haze, la band più irriverente e rumorosa dell’edizione 2025 di X Factor Italia, si sono fatti notare sin dalle prime note con una carica elettrica che ha travolto giudici e pubblico. Nonostante l’eliminazione alla Last Call, i riflettori su di loro non si sono mai spenti. Anzi, il nome dei Plastic Haze rimbalza ovunque: potrebbero essere proprio loro i protagonisti di un clamoroso ripescaggio.
Arrivati sul palco con l’ironia di chi sa di essere diverso, i Plastic Haze non hanno cercato di adattarsi alle mode: hanno imposto la loro. E Paola Iezzi, non a caso, li ha definiti con una delle frasi cult della stagione: “Tamarri galattici”. Un’etichetta che Marco Bucci, voce e mente creativa del gruppo, ha accolto con un sorriso e una battuta in dialetto: “Piggje e purt a ches.” Tradotto? Prendili e portali a casa, sono una garanzia.
Dalle jam nei pub al sogno televisivo
Tutto comincia in un periodo grigio, il lockdown del 2020. Marco, da San Severo, inizia a scrivere testi che riflettono una realtà distorta e surreale. Insieme a lui c’è Giuseppe al basso, Mattia alla batteria e Jacopo alle chitarre. Ognuno arriva da un angolo diverso d’Italia, ma è a Roma che si incontrano e si fondono in un’unica voce. Il Velvet Pub diventa la loro culla creativa, la jam session settimanale “SONA!” il banco di prova. E lì capiscono di avere qualcosa in più: quella scintilla che li rende impossibili da ignorare.
Quando salgono sul palco di X Factor, scelgono “Time Is Running Out” dei Muse, e il messaggio è chiaro: il tempo per il rock è adesso. Il pubblico impazzisce, i giudici pure. Quattro sì, una standing ovation e l’idea che, finalmente, qualcuno stia riportando in tv un po’ di rumore vero. Ma la favola si spezza alla Last Call. Troppo rock per il format? Forse. Ma non abbastanza da spegnere l’interesse del pubblico. Anzi, proprio i fan stanno spingendo perché i Plastic Haze vengano ripescati.
Mentre si rincorrono le voci su una possibile seconda chance, la band non resta a guardare. Continuano a suonare dal vivo, a far circolare il loro progetto “Realtà Distorte” e a rispondere alle critiche con ironia tagliente. “La migliore? Il peggior gruppo di sempre. L’abbiamo messa in playlist”, scherza Marco.
Un’energia che non si spegne
I Plastic Haze sono un manifesto vivente della scena indipendente: rudi, sinceri, rumorosi e tremendamente veri. Il loro percorso a X Factor può anche essersi fermato, ma l’eco che hanno lasciato è troppo forte per essere ignorato. Se il ripescaggio andrà in porto, potrebbero essere la carta jolly che stravolgerà gli equilibri dei Live.
La mia opinione? I Plastic Haze sono una ventata d’aria sporca nel senso migliore del termine. Hanno riportato in tv quella grinta disordinata che mancava da troppo tempo. Non hanno paura di essere scomodi, e proprio per questo sono necessari. Se c’è giustizia rock in questo mondo televisivo, meritano un’altra possibilità.
E tu, credi che i Plastic Haze meritino il ripescaggio? Ti piacerebbe vederli spaccare tutto ai Live di X Factor?
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