Scopri la storia del coreografo che ha trasformato una semplice prova di danza in un fenomeno social: talento, energia e un messaggio che va oltre la coreografia.
Classe 1995, nato nella vivace Valencia, Carlos Diaz Gandia ha il ritmo nel sangue. Non è un modo di dire: prima ancora di imparare a ballare, suonava il pianoforte. Ma appena ha scoperto la danza urbana, è stato amore a prima vista. A 14 anni già danzava con una grinta fuori dal comune, e solo pochi anni dopo, nel 2015, ha fondato il suo Home Dance Studio, oggi punto di riferimento per la cultura hip-hop in Spagna. E indovinate un po’? È ancora lui a guidarlo con passione e visione.
Carlos non è uno qualunque. Prima di diventare un volto familiare per il pubblico italiano, aveva già lavorato con nomi come Mahmood, Tony Effe, Gaia, e persino superstar internazionali come Will Smith. Ma la sua ascesa a fenomeno social è arrivata quando meno se l’aspettava: in un video dietro le quinte.
“Shom sha sha tichita-tà-tà”: quando la passione diventa virale
Durante il Festival di Sanremo 2025, un semplice backstage ha cambiato tutto. Carlos, impegnato a dirigere la coreografia per Gaia e la sua hit Chiamo io chiami tu, ha catturato il pubblico con la sua energia travolgente e il suo modo unico di contare i passi: non numeri, ma suoni esplosivi, come “shom sha sha tichita-tà-tà”. Un’esplosione di entusiasmo che ha contagiato il web, trasformandolo in un meme vivente.
Quel video ha fatto il giro dei social in poche ore, e Carlos è diventato la star che nessuno si aspettava. Inviti in TV, interviste, apparizioni a Che tempo che fa al fianco di Gaia: il coreografo che stava sempre dietro le quinte è finito al centro della scena, e il pubblico non ne ha mai abbastanza.
Ma non tutto è stato rose e fiori. L’esposizione ha portato anche critiche, in particolare sul suo aspetto fisico. La risposta di Carlos? Classe pura. Ha ribadito che la sua autenticità è la sua forza, e che quel modo di “cantare” la coreografia fa parte del suo metodo. “Non è recitazione: è chi sono io. È il mio modo di vivere la danza”.
Carlos non si è lasciato frenare. Il suo telefono impazzisce di notifiche, i fan lo fermano per strada, e lui continua a vivere il suo sogno con i piedi ben piantati per terra. “Sono solo un ragazzo che fa quello che ama”, racconta con semplicità.
E mentre il mondo lo guarda ballare, Carlos lancia un messaggio potente: non giudicate dalle apparenze. Il suo mantra? “Don’t judge a book by its cover”. E con il sorriso sincero di chi ha vinto la sfida con sé stesso, invita tutti a seguire i propri sogni, senza paura e senza maschere.
Secondo voi Carlos è davvero il nuovo volto della danza pop internazionale o solo una meteora del web? Scrivetelo nei commenti: siamo curiosi di sapere cosa ne pensate!