Una cena, un’aggressione, un coltello. Scopri cosa spinge Sumru a compiere un gesto estremo e chi sarà davvero al suo fianco.
Sembrava un incontro provvidenziale, un colpo di fortuna nella tempesta che aveva travolto la vita di Sumru. Quando Gurcan le ha offerto quel lavoro, con un sorriso rassicurante e modi gentili, la donna aveva intravisto una possibilità di riscatto. Ma ciò che si cela dietro l’apparenza spesso è molto più oscuro di quanto si possa immaginare. E Sumru lo scoprirà sulla sua pelle.
L’uomo, che all’apparenza si mostrava come un datore di lavoro comprensivo, aveva in realtà tutt’altro scopo. Quello che Sumru credeva fosse un gesto di generosità, era invece solo una trappola studiata nei minimi dettagli. Quando Gurcan confesserà di averla assunta per un interesse personale e morboso, la situazione precipiterà.
Un incubo che ritorna dal passato
Le avances, inizialmente velate, si faranno sempre più pressanti. Sumru sarà costretta a rifiutarle con decisione, ma Gurcan non accetterà un no come risposta. La tensione salirà, fino a trasformarsi in paura vera e propria. L’uomo tenterà di imporsi con la forza, facendo rivivere a Sumru i fantasmi di un passato da cui aveva cercato di fuggire.
In un gesto disperato, mentre Gurcan è sul punto di abusare di lei, Sumru afferrerà un coltello e metterà fine a quell’orrore. Un atto estremo, compiuto per sopravvivere, ma che la lascerà sconvolta e paralizzata dal panico.
Tahsin, l’unico rifugio possibile
In quel momento di puro terrore, Sumru farà l’unica cosa che le sembra sensata: chiamare Tahsin. L’unica persona che, in mezzo al caos, le ha sempre mostrato comprensione e rispetto. Quando Tahsin arriverà nell’appartamento, troverà una donna distrutta, con gli occhi sbarrati e le mani tremanti.
“È successa una cosa orribile”, sussurrerà tra le lacrime, indicando il corpo di Gurcan. Spiegherà a Tahsin tutto quello che è accaduto. Lui, però, non avrà alcuna intenzione di lasciarla nelle mani della giustizia, temendo che la verità possa non bastare a salvarla. Le suggerirà di non costituirsi, dicendole: “Gurcan è caduto da solo… Samet ti distruggerebbe se ti consegnassi.”
Una nuova vita, sotto falsa identità
Tahsin prenderà in mano la situazione, con l’aiuto del figlio Nuh. Insieme, si occuperanno di far sparire le tracce dell’accaduto e proteggeranno Sumru da ogni possibile conseguenza. La donna verrà portata nella villa di Tahsin, dove inizierà un nuovo capitolo accanto a chi finalmente sembra capirla.
Mentre Sumru cercherà di ricomporsi, la verità sull’accaduto rimarrà sepolta. Ma per quanto tempo si può convivere con un segreto così pesante? E quanto costerà, a tutti, nascondere la realtà?
Il passato non è mai davvero passato
Sumru, che aveva riposto fiducia in Gurcan, si renderà conto di quanto le sue scelte abbiano avuto conseguenze devastanti. Aveva già vissuto l’abbandono di Samet, che l’aveva cacciata via per avergli taciuto l’esistenza di Melek e Nuh. Aveva affrontato la povertà, l’umiliazione, la solitudine. Ora deve convivere anche con un omicidio, seppur compiuto per legittima difesa.
Ma se il passato ha già bussato una volta alla sua porta… è solo questione di tempo prima che lo faccia di nuovo.
Lascia un commento qui sotto: secondo te Sumru ha fatto la cosa giusta? E Tahsin, è davvero disinteressato o nasconde qualcosa anche lui?