Un post misterioso, un messaggio in codice e nuovi interrogativi sul caso Chiara Poggi: ecco cosa potrebbe nascondere davvero il messaggio di Michele Bertani, l’amico di Andrea Sempio.
Il misterioso post di Michele Bertani: un enigma che riapre interrogativi sul delitto di Garlasco
Nella puntata di Mattino 5 News, in onda su Canale 5, si è tornati a parlare del giallo di Garlasco, con un focus particolare su un post inquietante pubblicato anni fa da Michele Bertani, amico di Andrea Sempio, il ragazzo al centro di nuove ipotesi legate all’omicidio di Chiara Poggi. Il caso, che ha scosso l’Italia fin dal 2007, torna a far discutere per un messaggio apparentemente criptico che, secondo alcuni, potrebbe contenere un messaggio in codice. Il post in questione risale al 19 gennaio 2016, poco prima che Michele decidesse di togliersi la vita.
Un messaggio misterioso e il potere delle parole
Sotto il nome di Mem He Shin, un nickname che richiama concetti mistici della Cabala ebraica, Michele pubblica su Facebook una frase tratta da una canzone dei Club Dogo:
“La Verità Sta Nelle CoSe Che NeSSuno sa!!! la Verità nessuno mai te la racconterà”
La particolarità della scrittura, con l’alternanza di lettere maiuscole e minuscole, non è passata inosservata. Questo stile, secondo un’analisi condotta da alcuni rabbini su invito della giornalista Rita Cavallaro, potrebbe nascondere un messaggio in ebraico.
L’ipotesi avanzata è che eliminando le lettere maiuscole, le rimanenti minuscole, se tradotte dall’ebraico, formerebbero una frase inquietante: “C’era una ragazza lì che sapeva.” Un messaggio che, associato alla frase completa, fa emergere l’idea di un segreto custodito e mai rivelato. Si tratta solo di una suggestiva coincidenza oppure di un’indicazione precisa lasciata da Michele prima del suo gesto estremo?
Il legame tra Michele, Andrea e Chiara: solo suggestioni o nuovi indizi?
Andrea Sempio, amico stretto di Michele fin dall’infanzia, era già finito sotto i riflettori in passato. Un’intercettazione in cui Andrea, da solo in auto, rifletteva ad alta voce sulla morte dell’amico, ha riacceso l’attenzione sulle dinamiche interne a quel gruppo di amici. Andrea appare turbato, incapace di comprendere perché Michele abbia compiuto un simile gesto, e ricorda i lunghi anni di amicizia che li legavano, fin da bambini.
Il sospetto che Michele sapesse qualcosa sul delitto di Chiara Poggi è ora al centro di nuove speculazioni. Il post, il nickname esoterico, la canzone scelta, l’enigmatica costruzione della frase: tutto sembra indicare che quel messaggio potrebbe essere stato concepito con l’intento di comunicare qualcosa a chi fosse in grado di decifrarlo.
L’avvocato de Rensis, legale di Alberto Stasi – condannato per l’omicidio della giovane Chiara – ha sottolineato che il contenuto di quel post potrebbe avere un valore rilevante, suggerendo la possibilità che altre persone fossero coinvolte o almeno a conoscenza di fatti mai emersi. La frase “la verità nessuno mai te la racconterà” suona quasi come un’amara profezia, o forse un’ammissione d’impotenza davanti a qualcosa di troppo grande per essere svelato.
E così, a quasi vent’anni da quel 13 agosto 2007, quando il corpo di Chiara fu ritrovato senza vita nella villetta di famiglia, il mistero sembra allungare nuove ombre. Cosa sapeva davvero Michele? Chi era quella ragazza citata nel messaggio? Era davvero Chiara? O qualcun’altra? Il tempo non ha cancellato i dubbi, anzi li ha moltiplicati.
Ci troviamo davanti a un rebus complesso, in cui le parole sembrano costruire un labirinto fatto di dolore, segreti e verità sommerse. È giusto leggere ogni dettaglio con occhi diversi, interrogandosi senza dare nulla per scontato. Forse, il post di Michele rappresenta solo il grido silenzioso di un’anima tormentata. O forse, è davvero una chiave per capire qualcosa in più.
Tu cosa ne pensi? La verità è ancora nascosta tra le righe di quel messaggio?