Fabrizio Corona riporta l’attenzione sul caso Chiara Poggi con un reportage ricco di rivelazioni scioccanti, misteri irrisolti e nuove accuse che scuotono le coscienze.
Corona riaccende i riflettori sul caso Chiara Poggi: tra fughe, esorcismi e verità taciute
Fabrizio Corona è tornato a scuotere l’opinione pubblica con un’inchiesta che ha già fatto molto discutere. Al centro del suo reportage, uno dei personaggi più controversi legati alla vicenda dell’omicidio di Chiara Poggi: Andrea Sempio. L’ex fotografo, noto per la sua capacità di scovare collegamenti inaspettati, si è recato nel negozio di Sempio, provocando una reazione inaspettata. Alla vista di Corona, Sempio si sarebbe dapprima nascosto per poi fuggire in auto, dando il via a un inseguimento che si è concluso solo con l’arrivo dei carabinieri. Un episodio che ha dato il via a una serie di rivelazioni inquietanti e nuove teorie su un caso che, nonostante gli anni, continua a sollevare domande.
Il nodo oscuro della Bozzola: tra fede e presunti abusi
Uno dei momenti più discussi del reportage riguarda gli avvenimenti legati al Santuario della Bozzola. Qui, secondo quanto riportato da Corona, si sarebbero svolti presunti esorcismi e incontri dai contorni tutt’altro che chiari. Corona ha utilizzato una lavagna per cercare di mettere in ordine i fili di questa intricata vicenda, riprendendo anche articoli della stampa nazionale, come uno de La Repubblica, che parlava di frequenti contatti telefonici tra Chiara Poggi e lo zio Ermanno Cappa.
Da queste premesse, si è passati a una testimonianza scioccante: un uomo ha raccontato una versione dei fatti talmente estrema che persino Corona ha deciso di dissociarsi, evento più unico che raro. Si parla di un’ipotetica relazione tra la madre delle sorelle Cappa e il padre di Alberto Stasi, e di un legame spirituale e ossessivo tra Chiara e lo zio, da lei soprannominato “Dio in terra”. Secondo queste ricostruzioni, Chiara avrebbe avuto due telefoni, mentre le gemelle Cappa, Paola e Stefania, avrebbero subito le conseguenze psicologiche di queste dinamiche familiari complesse.
Religione, disturbi e accuse scioccanti
Corona ha poi gettato nuova luce su due figure centrali in questa storia: don Gregorio Vitali, il sacerdote del santuario, e l’avvocato Lovati, difensore di Sempio. Le accuse lanciate sono gravi: due testimoni avrebbero dichiarato che nel santuario non si svolgevano solo esorcismi, ma anche atti di abuso su minori. Don Gregorio, che ufficialmente avrebbe svolto un ruolo terapeutico per chi soffriva di gravi disturbi psicologici come anoressia e istinti suicidi, viene così messo sotto una luce inquietante.
Tra le voci più drammatiche, quella di Paola Cappa: la giovane avrebbe raccontato di aver tentato il suicidio e sofferto di anoressia, legando i suoi problemi a esperienze traumatiche subite proprio in quell’ambiente religioso. Le sue parole, emerse durante alcuni interrogatori, aggiungono un ulteriore livello di complessità alla narrazione.
Nel reportage viene anche riportata una telefonata ricevuta da Corona da parte di un’amica della madre delle gemelle, Maria Rosa Poggi. Questa donna, che ha frequentato la famiglia tra il 2016 e il 2018, ha parlato di messe speciali al santuario, pranzi carichi di tensioni e richieste bizzarre. Tra gli episodi raccontati, anche una serie di messaggi aggressivi inviati da Paola a Corona via Facebook, ricolmi di rabbia e odio.
L’intervista a Ermanno Cappa e le verità ancora sepolte
Il documentario si chiude con un’intervista carica di tensione: quella a Ermanno Cappa, zio di Chiara. Visibilmente irritato, Cappa ha bollato le accuse come assurdità prive di fondamento, partorite da persone inesperte. Ha ribadito di non aver mai parlato pubblicamente prima d’ora, scegliendo il momento di Corona per rompere il silenzio, spinto forse dalla necessità di difendere la memoria della nipote.
Cappa ha voluto rimarcare il dolore vissuto dalla sua famiglia per la tragica scomparsa di Chiara, negando con forza qualsiasi coinvolgimento e respingendo ogni ipotesi sul suo conto.
Un’indagine tra verità, spettacolo e dolore
Ancora una volta, Corona ha costruito un’indagine che mescola fatti, supposizioni e testimonianze al limite del credibile. In bilico tra giornalismo e show, il suo reportage getta nuove ombre su un caso che sembrava chiuso. Le domande sollevate sono molte, le risposte poche. E come spesso accade nei casi di cronaca nera italiani, la sensazione è che ci sia ancora molto da scoprire dietro le apparenze.
E tu, cosa ne pensi? Le nuove rivelazioni di Corona aprono uno spiraglio di verità o alimentano solo teorie complottiste?