Scopri la storia di Carmelo Abbate, giornalista investigativo, scrittore e volto televisivo. Dalla Sicilia a Milano, una vita tra inchieste scottanti e grande riservatezza.
Carmelo Abbate: un instancabile cacciatore di verità tra televisione, carta stampata e inchieste scottanti
Con una carriera costellata di reportage scomodi e una passione mai nascosta per la verità, Carmelo Abbate si è costruito un solido nome nel panorama giornalistico italiano. Nato il 5 agosto del 1971 nella suggestiva Castelbuono, un piccolo centro in provincia di Palermo, Abbate ha fatto della sua vocazione per il giornalismo investigativo una vera e propria missione. In oltre due decenni di carriera, ha saputo conquistare l’attenzione del grande pubblico grazie alla sua capacità di raccontare storie forti, spesso scomode, con uno stile diretto e senza compromessi.
Una vita riservata, tra famiglia e passioni quotidiane
Nonostante la sua fama e l’assidua presenza nei principali talk show italiani, Carmelo Abbate ha sempre mantenuto una netta distinzione tra la sfera pubblica e quella privata. Vive a Milano dal 1999, città che ha scelto per inseguire i suoi sogni professionali e dove tutt’ora risiede con la sua famiglia. È sposato, anche se il nome della moglie non è mai stato reso noto al pubblico, e ha due figlie. Pur essendo riservato, Abbate ha condiviso alcuni dettagli della sua quotidianità: è un amante della buona cucina e del vino rosso, adora rilassarsi con un sigaro in mano e non nasconde l’affetto per il suo cane, Sole, un vero compagno di vita.
Durante gli anni universitari a Palermo era conosciuto per le sue frittate, piatto che preparava spesso per amici e colleghi. Dopo il matrimonio, però, ha lasciato i fornelli alla moglie, che lui stesso descrive come una cuoca straordinaria. Una vita semplice e autentica, vissuta con intensità e amore per le piccole cose.
Dagli esordi in Sicilia alla consacrazione nazionale
Il percorso formativo di Carmelo Abbate parte dall’Università di Palermo, dove si laurea in Scienze Politiche con indirizzo politico-amministrativo. I primi passi nel mondo del giornalismo li muove collaborando con il Giornale di Sicilia, ma è nel 1999 che decide di fare il grande salto trasferendosi a Milano. Da lì inizia una scalata che lo porterà a diventare uno dei giornalisti più riconosciuti d’Italia.
Professionista dal 2004, ha lavorato per anni nella redazione di Panorama, inizialmente come collaboratore, poi come caposervizio per la sezione attualità e cultura. Il suo nome inizia a circolare con insistenza nel panorama mediatico grazie a una serie di inchieste che toccano nervi scoperti della società: dal caporalato alla sanità malata, fino ai giri oscuri dell’immigrazione clandestina. L’indagine che più ha fatto scalpore resta però quella sulle “notti brave dei preti gay”, pubblicata nel 2010, che ha poi dato vita al libro Sex and the Vatican, tradotto anche all’estero.
Oltre alla carta stampata, Carmelo Abbate è diventato un volto familiare per milioni di telespettatori. I suoi interventi nei programmi Quarto Grado, Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque e Live – Non è la D’Urso sono diventati appuntamenti fissi per chi segue la cronaca con attenzione. Nel 2016 ha anche condotto Il Labirinto – Storie di ordinaria ingiustizia su Rete 4, un programma che ha approfondito casi dimenticati o trascurati dalla giustizia.
La sua attività di scrittore è un ulteriore tassello del suo impegno nel raccontare la realtà. Oltre a Sex and the Vatican, ha pubblicato Gli uomini sono bastardi – Dieci storie nere e perfettamente italiane, un libro che raccoglie racconti di cronaca cruda e spietata, restituendo una fotografia senza filtri della società italiana.
Carmelo Abbate rappresenta un raro esempio di coerenza tra ciò che si racconta e come lo si vive. Con uno stile investigativo tagliente e una vita privata protetta ma autentica, è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante nel difficile mondo del giornalismo italiano. E voi, quanto pensate conti oggi l’indipendenza e il coraggio nel raccontare la verità, anche a costo di disturbare?