Daniele Capezzone, Curiosità: Ecco Tutto Quello Che Non Sai!

Dalla scuola privata al Parlamento, passando per scioperi della fame, polemiche e una gatta social: chi è davvero Daniele Capezzone?

Roma, Monteverde: è qui che nasce e cresce Daniele Capezzone, classe 1972. Figlio unico di una coppia di commercianti, la sua infanzia non è segnata da fasti politici o rampolli di partito, ma da una quotidianità borghese e ordinata. Il giovane Daniele frequenta il rigoroso liceo classico del Collegio San Giuseppe, dove brilla tra i banchi e si diploma con voti eccellenti nel 1990.

Ma la laurea non arriverà mai. Si iscrive a Giurisprudenza alla LUISS, ma abbandona tutto nel 1997, attratto da un altro tipo di giustizia: quella delle piazze, dei diritti civili, delle battaglie radicali. Un passaggio decisivo che segna l’inizio di un percorso tanto convinto quanto controverso. Capezzone, prima ancora di sedere in Parlamento, si mette in gioco nel sociale, prestando servizio civile con Legambiente. E da lì in poi, la politica lo divorerà.

Una carriera tra svolte clamorose e battaglie fuori dal coro

Nel 1993 Capezzone entra nei Radicali, e in meno di un decennio ne diventa il segretario nazionale. Tra le sue campagne più note, spiccano scioperi della fame per i diritti dei detenuti e per la riforma delle carceri. Un attivismo totale, a volte scomodo, che lo proietta nel Parlamento nel 2006 con la Rosa nel Pugno.

Ed è proprio lì che rompe gli schemi: diventa il primo radicale a presiedere una commissione parlamentare permanente, quella su Attività Produttive. Ma gli scontri interni non tardano ad arrivare. Nel 2008 Capezzone rompe con i Radicali e vira verso il centrodestra, diventando portavoce di Forza Italia e poi del Popolo della Libertà.

Un cambio di casacca che fa rumore. Lui si difende, rivendicando coerenza con i propri ideali liberali. Eppure, l’etichetta di trasformista gli si appiccica addosso. Torna alla Camera nel 2013, si occupa di Finanze, Fiscalità e riforme economiche, ma non smette mai di distinguersi, anche all’interno del suo stesso schieramento.

Capezzone è anche editorialista, autore e opinionista televisivo. Scrive, commenta, provoca. La sua voce è inconfondibile, anche quando non fa comodo. E in parallelo, tiene sempre un piede nel mondo dei media, con collaborazioni fisse e presenza costante nei talk.

Riservatezza, gatti e polemiche: il lato più personale

Capezzone non è sposato, non ha figli e non ama parlare della propria vita privata. È stato lui stesso, nel 2006, a dichiararsi bisessuale in un’intervista, salvo poi definire quella dichiarazione “una tempesta in un bicchiere d’acqua”. Oggi, ribadisce che le sue relazioni sono affari strettamente personali.

C’è però una compagna che spesso compare nei suoi post social: la sua gatta Giuditta, una presenza fissa e ironica nelle sue giornate digitali. Un lato tenero e inaspettato per un politico spesso al centro del fuoco incrociato mediatico.

Non mancano le controversie: una condanna per diffamazione nel 2010, varie polemiche per affermazioni taglienti e scomode. Ma se c’è una cosa che Capezzone non ha mai fatto, è restare in silenzio.

E tu cosa ne pensi del percorso politico e personale di Daniele Capezzone? Scrivicelo nei commenti!

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