Angela Taccia, Avvocato Di Andrea Sempio: Ecco 5 Cose Che Non Sai!

Scopri i lati meno noti di Angela Taccia: amicizie storiche, polemiche social e minacce di morte. Un ritratto sorprendente della legale di Andrea Sempio.

Angela Taccia, l’avvocata che divide: 5 aspetti sorprendenti

Avete presente quel volto deciso, incorniciato da grandi occhiali rotondi, che abbiamo visto al fianco di Andrea Sempio, l’amico di Chiara Poggi tornato al centro dell’inchiesta sul delitto di Garlasco? Angela Taccia è il suo avvocato difensore. Ma ridurla a questo ruolo sarebbe ingiusto. È una professionista che ha trasformato il suo lavoro in una dichiarazione di intenti: senza filtri, senza paura, a costo di finire nell’occhio del ciclone mediatico.

Oggi andiamo oltre i titoli di cronaca, per scoprire cinque dettagli meno noti – e molto rivelatori – sul suo modo di intendere la professione, le relazioni personali e le polemiche che l’hanno resa una figura discussa ma impossibile da ignorare.

Penalista “senza freni”: la comunicazione social che fa discutere

Dimenticate l’immagine dell’avvocato compassato che parla solo in aula. Angela Taccia ha portato il linguaggio del diritto sui social con toni da battaglia: frasi come «Guerra dura senza paura» e «CPP we love you» hanno fatto storcere più di un naso nell’Ordine degli Avvocati di Milano, che l’ha formalmente richiamata a un uso più sobrio e riservato dei canali online.

Lei però non ha fatto marcia indietro, rivendicando la libertà di mostrare la propria passione per il diritto penale come lotta per la verità. Una scelta che divide la categoria: c’è chi la considera un’innovatrice coraggiosa e chi, invece, vede un pericoloso strappo alla tradizione.

Un’amicizia ventennale che solleva dubbi

Quello che molti ignorano è che Taccia non è solo l’avvocata di Andrea Sempio: è sua amica da circa vent’anni. Frequentano la stessa comitiva di Garlasco dal 2005, un legame profondo che lei stessa definisce «una delle ragioni per cui ho scelto di difenderlo». Secondo le sue parole, Sempio sarebbe «un’anima rara» da cui non ha mai dubitato.

Naturalmente questa vicinanza ha fatto scattare le accuse di conflitto di interessi, soprattutto sui social, ma sul piano legale non esiste alcuna incompatibilità: la legge non vieta di difendere un amico. Restano però le polemiche e la percezione di una difesa “di cuore” che spacca l’opinione pubblica.

Amori passati e destini inattesi: l’ex fidanzato diventato frate

Non mancano i dettagli curiosi nella biografia personale di Angela Taccia. Uno in particolare ha fatto alzare qualche sopracciglio: in passato ha avuto una relazione con Alessandro Biasibetti, anche lui membro della comitiva di Garlasco. Oggi Biasibetti ha scelto la tonaca ed è un frate domenicano.

Ma non finisce qui: nelle indagini sul delitto Poggi il suo nome è emerso di nuovo quando fu chiamato a fornire un campione di DNA, in un contesto già intricato di amicizie e legami di lunga data. Un intreccio che sembra uscito da un romanzo noir e che contribuisce ad alimentare il fascino torbido del caso.

Minacce di morte e solidarietà inattesa

Difendere un indagato in un caso che ha segnato la memoria collettiva italiana non è senza conseguenze. Taccia ha raccontato di aver ricevuto minacce di morte, vere e proprie mail contenenti immagini di fucili e strumenti di tortura, indirizzate sia a lei sia al suo assistito.

Nonostante la paura, ha scelto di non cedere: ha denunciato tutto alle autorità e ha confermato la sua intenzione di andare avanti «senza paura». Un atto che ha suscitato solidarietà trasversale anche da parte di avvocati della controparte, a dimostrazione che la tensione del processo non giustifica l’odio personale.

Uno stile fuori dagli schemi: yoga, libri e ironia
Ma chi è Angela Taccia quando non indossa la toga? Basta dare un’occhiata ai suoi social per scoprire una personalità fuori dagli schemi: amante dello yoga, dei cani, del buon cibo, dei libri e di un’ironia spesso tagliente.

Si definisce «nemica dell’ambiguità», ha una «relazione complicata con il golf» e non rinuncia a un look originale: occhiali tondi, cuffie retrò, e un modo di fare che rompe la rigidità tradizionale dell’ambiente forense. Un mix che le ha permesso di costruire una comunicazione diretta con chi la segue, ma che al tempo stesso la espone a critiche feroci.

Una figura che divide e appassiona

Angela Taccia non è soltanto un’avvocata penalista: è un simbolo di un modo nuovo – e per molti scomodo – di vivere la difesa. Senza rinunciare alla passione, alla trasparenza e al rapporto personale con l’imputato, anche quando questo la mette al centro delle polemiche.

Il suo percorso è un invito a riflettere su cosa significhi davvero fare l’avvocato in un caso che continua a scuotere l’Italia intera.

Cosa ne pensate di questa storia? Vi va di dire la vostra nei commenti?

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