L’investigatore forense Ezio Denti racconta tre ore di deposizione in procura sul delitto Paganelli: accuse shock, smentite e nuovi sospetti. Scopri tutti i dettagli.
Un pomeriggio intenso e carico di tensione in procura a Rimini: per tre lunghe ore Ezio Denti ha raccontato la sua verità sul caso Pierina Paganelli, la donna brutalmente assassinata. Denti, noto investigatore forense ed ex consulente dei fratelli Bianchi e di altri indagati, ha deciso di vuotare il sacco davanti ai magistrati, fornendo la sua ricostruzione dettagliata di quei giorni in cui seguiva le tracce dell’omicidio.
Ma cosa ha detto davvero? E perché le sue parole stanno facendo tanto rumore?
Secondo Denti, uno dei pilastri dell’accusa – il presunto movente passionale che avrebbe spinto Louis Dassilva a uccidere per gelosia – sarebbe del tutto inconsistente. “Non si ammazza per una donna che non si ama”, ha ribadito con fermezza. E non si è limitato a un’ipotesi: ha raccontato di aver organizzato un incontro segreto in un hotel il 23 ottobre, osservando di nascosto la coppia chiacchierare.
Manuela Bianchi, ha spiegato, appariva coinvolta, innamorata, presa dal senegalese. Ma Dassilva? Al contrario: freddo, distaccato. Secondo Denti, l’uomo non nutriva amore per lei. La considerava più che altro un passatempo, un’avventura, nulla che potesse scatenare un raptus omicida. “Mi ha detto chiaramente che le voleva bene, la stimava, ma non l’amava”, ha dichiarato in TV con voce ferma.
Le dichiarazioni di Denti non si sono fermate lì. Durante la puntata di “Ore 14” su Rai 2, condotta da Milo Infante, l’investigatore ha svelato altri retroscena inquietanti. Ha raccontato di aver interrogato personalmente Loris Bianchi, fratello di Manuela e uno dei protagonisti più discussi della vicenda.
A detta di Denti, Loris non avrebbe nascosto nulla sul legame della sorella con Dassilva. Anzi, avrebbe confermato di saperlo bene. Ma c’è un dettaglio che ha lasciato tutti senza fiato: l’uso di farmaci. Denti ha riferito di avergli chiesto se assumesse medicinali e di aver ricevuto una risposta spiazzante. “Sì, e se non li prendo potrei anche uccidere”. Un’affermazione che pesa come un macigno e che, nelle parole dell’ex consulente, meriterebbe molta più attenzione di un presunto triangolo amoroso.
E non è finita. Secondo Denti, il comportamento di Loris Bianchi dopo il delitto sarebbe apparso anomalo, quasi gelido. Lo ha incalzato chiedendogli se fosse sconvolto dalla morte di Pierina Paganelli. La replica? Agghiacciante: “Mi ha dato del pappone, quindi non mi dispiace”. Una frase che, secondo l’investigatore, potrebbe aprire scenari molto più complessi di un delitto passionale.
Alla fine dell’intervista televisiva, Ezio Denti ha lasciato pochi dubbi sulla sua convinzione: Louis Dassilva non aveva alcun motivo per uccidere Pierina Paganelli. L’attenzione, semmai, dovrebbe spostarsi su chi aveva rancori personali, fragilità psicologiche e motivazioni ben più concrete.
Ora spetta agli inquirenti mettere insieme tutti i pezzi di questo puzzle oscuro, fatto di relazioni ambigue, risentimenti nascosti e dichiarazioni sconcertanti. Il caso Pierina Paganelli continua a inquietare un intero Paese, mentre si moltiplicano i sospetti e le teorie.
Ma alla fine, chi dice davvero la verità?
Scrivimi qui sotto cosa ne pensi di questa storia, chi secondo te sta mentendo e dove porteranno le indagini. Confrontiamoci su questo caso che non smette di far discutere.