Fabrizio Del Noce, Pensioni D’Oro: Ecco Quanto Prende Al Mese!
Fabrizio Del Noce, ex dirigente Rai, riceve una ricca pensione e vive in Portogallo per godere di vantaggi fiscali. Il suo caso divide l’Italia tra diritti acquisiti e giustizia sociale.
Fabrizio Del Noce e il dibattito sulle pensioni d’oro: tra privilegi, diritti acquisiti e polemiche
Fabrizio Del Noce, volto noto della Rai e figura di spicco nel panorama mediatico italiano, è finito al centro di un acceso confronto pubblico sulle cosiddette pensioni d’oro. Nato a Torino nel 1948, ha costruito una carriera di successo tra giornalismo e politica, occupando posizioni di grande responsabilità all’interno dell’emittente pubblica. Dal 2002 al 2009 ha diretto Rai 1, uno dei canali più seguiti del servizio pubblico, per poi guidare Rai Fiction fino al 2012.
Con il suo ritiro dalle scene lavorative, Del Noce ha deciso di voltare pagina, trasferendosi all’estero, precisamente a Lisbona, in cerca di un nuovo equilibrio e – non da ultimo – di vantaggi fiscali.
Una nuova vita sotto il sole portoghese
Oggi Del Noce vive stabilmente nella capitale portoghese. In alcune interviste televisive, ha raccontato apertamente la sua quotidianità e ha reso noto di percepire una pensione annua lorda che si aggira intorno ai 250 mila euro. Il trasferimento in Portogallo non è stato casuale: lo Stato lusitano da anni attira pensionati benestanti con un regime fiscale decisamente favorevole, che consente di pagare meno tasse rispetto all’Italia, purché si risieda almeno 180 giorni l’anno nel Paese e si dimostri di reinvestire una parte del proprio reddito sul territorio nazionale.
Il caso di Del Noce ha inevitabilmente acceso i riflettori sulle condizioni che permettono a ex dirigenti e funzionari pubblici di godere di trattamenti previdenziali che molti cittadini considerano sproporzionati, soprattutto in un periodo in cui si chiede sempre più spesso ai cittadini comuni di fare sacrifici per sostenere il sistema pensionistico.
Le critiche e la difesa delle pensioni maturate
Il nome di Del Noce è stato spesso citato nel quadro delle proposte avanzate dal Movimento 5 Stelle e da altri gruppi politici per introdurre tagli alle pensioni più elevate. Queste iniziative, che mirano a ridurre gli assegni considerati “troppo generosi”, hanno scatenato un acceso dibattito. In questo contesto, l’ex dirigente Rai ha deciso di esporsi pubblicamente, difendendo con fermezza il diritto alla sua pensione.
Secondo Del Noce, i contributi versati durante la sua lunga carriera giustificano pienamente l’importo che oggi percepisce. Non si tratta, a suo dire, di privilegi ingiustificati, ma di un riconoscimento legittimo per quanto ha costruito professionalmente. Ha anche puntato il dito contro il governo, accusandolo di applicare una tassazione iniqua: perché colpire solo i pensionati e non tutti i redditi alti in maniera equa? Inoltre, ha espresso una forte preoccupazione per quella che definisce una vera e propria ondata di odio sociale, alimentata da una narrativa che dipinge i pensionati benestanti come nemici pubblici.
Questa posizione ha diviso l’opinione pubblica: c’è chi ritiene giusto ridurre pensioni spropositate, e chi invece crede sia ingiusto toccare quanto maturato legalmente nel corso degli anni.
Una riflessione ancora aperta
La vicenda di Fabrizio Del Noce rappresenta un esempio emblematico di quanto sia complesso il dibattito attuale sulle pensioni alte in Italia. Da un lato si chiede maggiore equità sociale e una redistribuzione più giusta delle risorse; dall’altro emerge la necessità di rispettare i diritti di chi ha contribuito in maniera significativa al sistema previdenziale.
È un tema che tocca nervi scoperti, alimenta tensioni e richiama alla responsabilità tanto la politica quanto i cittadini. Tu cosa ne pensi? È giusto rimettere in discussione pensioni maturate da anni? Oppure bisogna difendere i diritti acquisiti, indipendentemente dalle cifre in gioco?